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Incendio in zona P.I.P. – succede a Castellana Grotte

Alle prime luci dell’alba della scorsa domenica, incendio in zona P.I.P. a Castellana-Grotte.

Ad allertare prontamente i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della locale stazione, gli agenti della Vigilanza srl, accorsi sul posto alla segnalazione di allarme. Il focolaio ha interessato una ditta dedita alla produzione e commercializzazione di materiale termo-isolante. Fortunatamente, non vi sono stati feriti. Sono in corso gli accertamenti sulle cause dello sprigionarsi delle fiamme da parte degli organi competenti.

(Fonte: www.vivicastellanagrotte.it)

Voleva fare shopping senza passare in cassa, una donna in manette

PUTIGNANO. Sembravano comuni clienti intente a curiosare tra gli scaffali del negozio di abbigliamento, e invece tentavano di asportare della merce cercando di aggirare le casse. Ma questa volta le commesse si sono accorte che qualcosa non quadrava e hanno attivato il sistema antirapina e una delle due donne è stata bloccata e arrestata.

Il fatto si è verificato l’altra sera intorno alle 20, nel negozio di abbigliamento outlet di via Cavalieri di Malta, angolo Via Castellana a Putignano. Da quanto si apprende, il personale addetto alle vendite, insospettitosi per il modo di fare circospetto delle due donne, nonché per la loro somiglianza con altre taccheggiatrici, riprese dalle telecamere del negozio mesi prima mentre sottraevano della merce, aggirando il sistema antitaccheggio, hanno azionato l’allarme antirapina.

Il sistema di allarme, collegato con la Vigilanza di Castellana Grotte ha fatto convergere verso il negozio una guardia giurata di pattuglia che è arrivata sul posto in pochi minuti. Una delle due donne, barese, sulla cinquantina, è stata fermata per il controllo dal vigilante in attesa dell’arrivo dei Carabinieri. La donna che era con lei invece è riuscita a defilarsi facendo perdere le sue tracce.

I militari dell’arma, sopraggiunti poco dopo hanno proceduto all’arresto della donna fermata, risultata peraltro già nota alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto e rapina impropria e che, su disposizione della Pro-cura della Repubblica, è stata collocata ai domiciliari. Nel contempo gli inquirenti hanno avviato le indagini per identificare e risalire alla complice in fuga, attraverso l’esame dei sistemi di videosorveglianza e le testimonianze acquisite.

(Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno del 23/11/2016)

Bancomat e Villa – Due furti sventati

Assalto a vuoto, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, al bancomat della Cassa Rurale della centralissima via Roma. A mettere in fuga i banditi il sistema d’allarme, che si è azionato dopo che è stato forzato lo sportellino che eroga le banconote. Sul posto sono sopraggiunte due pattuglie del locale istituto di Vigilanza che hanno notato allontanarsi velocemente un’Audi A6 station wagon di colore verde scuro con a bordo quattro persone incappucciate. L’ auto risulta rubata qualche giorno prima a Capurso.

Un altro furto, nella serata di mercoledì, è stato invece sventato in una villa a Conversano. Dopo aver divelto un’inferriata i malviventi stavano cercando di entrare nell’abitazione, quando si è azionato il sistema di allarme e hanno dovuto battere in ritirata all’arrivo dei vigilantes.

(Fonte: Fax dI Castellana Grotte)

I ladri sempre più scatenati, lunga scia di furti in abitazioni

Auto istituto vigilanza

CASTELLANA. Abitazioni svaligiate in pochi minuti, istantanei furti d’arto con velate opportunità di «recupero previa ricompensa» e la percezione di essere in balia di «professionisti» del settore.

Ciclicamente le spiacevoli notizie relative ai furti nelle abitazioni e di automobili si riaffacciano nella discussione quotidiana destando preoccupazione per le immaginabili conseguenze di chi (assente da casa, sia pure per un tempo brevissimo a qualsiasi ora del giorno, o abbia lasciato la sua auto per strada per un tempo più o meno lungo) deve fare i conti oltre che con le perdite materiali anche con la violenza di chi, alla ricerca di beni più o meno considerevoli, stravolge l’alveo domestico o con i disagi del mastro senza mezzo per raggiungere il posto di lavoro o per affrontare gli impegni familiari quotidiani.

Disagi particolarmente sentiti in un tessuto urbano come quello castellanese fatto di abitazioni diffuse nell’intero territorio senza particolare addensamento urbano. Nella serie di «colpi» messia segno dai criminali con significativa maestria vista la rapidità di esecuzione (i cinque minuti sufficienti a svaligiare le abitazioni testimoniano anche la minuziosa pianificazione) o la facilità con cui vengo aggirati i più sofisticati sistemi di antifurto delle automobili, a far notizia è il colpo mancato.

Come quello dell’altra sera quando nella centrale operativa del locale Istituto Vigilanza è giunta la segnalazione proveniente dall’impianto di allarme di una villa in via Conversano. Le guardie giurate tempestivamente giunte sul posto hanno dapprima sbloccato il cancello d’ingresso che risultava serrato da fascette e poi scorgevano nel buio sagome intente a dileguarsi.

Il successivo controllo ha dimostrato che i ladri stavano provando ad accedere nell’abitazione dopo aver divelto l’inferriata di una finestra: operazione da cui era scaturita la messa in funzione dell’allarme e il conseguente arrivo della pattuglia. Nonostante la percezione e la preoccupazione (solo una ventina d’anni fa il fenomeno delle estorsioni conseguenti ai furti d’auto era diventato una vera e propria piaga eccessivamente diffusa), stando ai dati ufficiosi delle denunce effettuate alla locale stazione dei Carabinieri, il numero dei casi è solo leggermente aumentato rispetto al passato e comunque inferiore rispetto alle comunità limitrofe.

Dalle forze dell’ordine giunge però un monito alla piena collaborazione dei cittadini, troppo spesso intimoriti da eventuali ritorsioni. La segnalazione di presenze, movimenti o azioni sospette può risultare particolarmente utile per contrastare un fenomeno che, seppur apparentemente meno cruento o tragico rispetto ad altri fatti criminosi, genera inevitabilmente grandi disagi.

(Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno del 12/11/2016)